domenica 2 febbraio 2014

Incontri tra fratelli


L'immagine del nonno Guido e di suo fratello Mario è proprio uno spaccato della Grande guerra. Scrivo velocemente a mio padre: "Mi dicevi che è stata fatta sul Monte Grappa? Quanti anni avranno avuto? Mario era sposato? Aveva figli? Si è poi trasferito a Bari? Normalmente tuo padre ha un'aria fascinosissima, ma qui Mario lo batte".

Mario e Guido Ferraro
 
Mio padre risponde al volo: "Mi è difficile indicare una data per le foto di mio Padre con Zio Mario; certamente sono state prese durante la Prima Guerra Mondiale, ma non so bene né dove né quando. Poiché mio Padre ha combattuto sul Grappa, ho pensato che fosse presa colà, ma sono sicuro che era stato Guido a far visita a Mario, il quale comandava una batteria ma non so dove; però probabilmente non lontano da dove era impiegato mio Padre. Fra l'altro devo precisare che Zio Mario era già Maggiore, come risulta dal retro di una delle due copie".
"Quanto al fascino di Mario - aggiunge rapido - va detto che è stato un grandissimo conquistatore per tutta la vita: si vantava che festeggiava ogni Capodanno passandolo in successione con due donne diverse! Aveva avuto a lungo un'amante tedesca che si rifece viva dopo la guerra, ma intanto lui si era già sposato con Zia Lia".
Mio padre va avanti: "Era del 1885, cioè di cinque anni più giovane di mio Padre. Sposò molto tardi - in pensione da vari anni, col grado di Generale di Divisione - Lia Macrelli, un'insegnante di francese nei licei, romagnola di Sant'Arcangelo, che aveva anche un incarico all'Università di Bari, dove vivevano. Zio Mario vi aveva passato l'ultima parte della sua carriera militare, e durante l'occupazione alleata, essendo noto per la sua adamantina onestà, ebbe il delicatissimo incarico di 'Commissario agli alloggi', che doveva assegnare i medesimi ai sinistrati. Non credo che abbia mai avuto figli, o almeno non mi risulta. Dovremmo avere una sua foto in divisa da Generale".
 
Anche l'immagine di Riccardo è legata ad un incontro tra fratelli. Al solito mando un messaggio a mio padre: "Di che anno sarà la foto? L'immagine è con macchie che deturpano anche i lineamenti. Tu sei stato suo ospite ad Albano, vero? Era stato alla Nunziatella e tra le leggende c'è quella che si fosse messo a rapporto per il cibo cattivo. È così? Aveva sposato una giovane dattilografa lasciando l'arma?"

Riccardo Ferraro
 
Lascio la parola a mio padre. "La foto di Riccardo, che è usata come cartolina postale diretta a Mario, dal timbro postale (però poco leggibile) direi che è del 1910, quindi quando aveva 35 anni. Infatti era del '75, di cinque anni maggiore di mio Padre. Era il primogenito di otto figli, seconda era la bellissima Valentina, Madre di Ninnola. Riccardo al tempo della foto era ancora in servizio come Ufficiale di Artiglieria, come tale avrebbe poi fatto anche lui la Prima Guerra Mondiale. Dopo la fine di questa lasciò l'Esercito per sposare Antonietta Pagoni, una dattilografa molto bella di umili natali e molto più giovane di lui, senza 'dote militare'. Si ritirarono a vivere in una piccola proprietà vicino ad Albano Laziale, dove sono stato loro ospite per due volte, nel '43 (mio fratello Luigi mi venne a prendere il giorno della caduta di Mussolini, 25 luglio!) e poi dopo la guerra, forse nel '47. Ho un ricordo affettuosissimo di queste due vacanze presso di loro, la prima in verità era per allontanamento da Napoli a causa delle bombe.
La cartolina di Riccardo a Mario (presso il 9° Artiglieria, Pavia) è molto tenera: Riccardo cerca di combinare le rispettive licenze per incontrarsi a Napoli.
La storia di quando, giovanissimo allievo della Nunziatella, si era messo a rapporto col Colonnello Comandante per il cibo scarso e/o cattivo è sicuramente autentica!"
 

 

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