sabato 9 maggio 2009

‘Tutto si può conquistar’ e io sdogano il mondo di Patty. “Porque somos gasolina, gasolina de verdad”.

“Certo che è davvero brutta. Ma poi perché si mette quei cappellini orribili. E quei pantaloni gialli con quella maglietta rossa, tremendi…”. “Ma che dici, mamma, Patty è carinissima”. Insisto e non demordo, da un paio di mesi combatto contro Patty con risultati inesistenti. Anzi, mia figlia è sempre più conquistata da questa ragazza bruttina, sfortunata, lamentosa, pasticciona e canterina. “E poi guarda, secondo me ora si fa un bel pianto, perché certamente ha combinato qualche sciagura senza volere”. “Ma no, mamma che dici, adesso ricorda la prima volta che ha visto Leandro, che è suo padre, ma lei non lo sa”.

Più lotto contro Patty più la piccola è persa dietro di lei. Il mondo di Patty è una telenovela, che rispetta in maniera ineccepibile tutte le regole di lentezza, ripetitività e trionfo del kitsch. Se poi ci si mettono un po’ di canzoni orecchiabili il gioco è fatto. Vado in rete e vedo che crescono i fun club (
http://www.w-mondo-di-patty.fan-club.it/). Patty è una ragazzina argentina abbastanza racchia, che vive con la madre Carmen. Non conosce suo padre, che in realtà è Leandro, ancora innamorato di Carmen, che non gli ha mai raccontato della figlia. Patty ha un’unica qualità: canta con una voce magnifica. Ovviamente secondo il metro di una telenovela argentina. Riesce ad essere ammessa in una scuola artistica, dove incontra la perfida Antonella. Ogni tanto combina qualche pasticcio, tipo far finire sotto una macchina Antonella.

Ero davvero preoccupata quando la piccola mi mise a parte della tragedia: “Sai mamma, secondo me Antonella è morta, non ce la farà”. Invece ovviamente Antonella prima finisce su di una sedia a rotelle, in modo da andar avanti un po’ di puntate con la tragica storia, e poi ritorna in circolazione con tutta la crudeltà di leader di Las Divinas, che cantano come manifesto:
“Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad” (http://www.youtube.com/watch?v=VcwrrgyglPw&hl=it).
Insomma la trama è proprio da telenovela (
http://www.dgmag.it/televisione/il-mondo-di-patty-arriva-l-ugly-betty-adolescente-13991?page=7) e certo la prima reazione è di vietarla.

“E poi diciamocelo ha delle musiche tremende - mi dice Gianfranco, che detesta Patty - sembrano quelle di un porno soft anni ’70. E li hai visti gli ambienti? Orribili. E i tempi? Spaventosi”. Insomma, diciamo che Gianfranco ed io eravamo pronti a far fare una brutta fine alla povera Patty. E invece…e invece lei ha conquistato anche noi. Perché ha in sé una tremenda forza positiva. Patty è brutta e vincente, non ammicca e non ha aspirazioni da velina. Si fidanza con un bel ragazzotto che ama perdutamente. Ci mettono non so quante puntate per darsi il primo bacio. Il mondo di Patty ha tempi completamente diversi dall’accelerazione dominante. Una cosa viene detta dieci volte e l’inquadratura resta la stessa per un secolo. Certo l’ambiente è un po’ pasticciato, ma anche questo ha un suo senso. Insomma Patty piano piano mi ha conquistato. E comincia ad avere dalla sua anche la stampa più seria. (
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200905articoli/4346). Perché Patty si impegna davvero. Perché è il “Patito Feo”, il brutto anatroccolo. Ma anche perché “todo se puede lograr aunque sea duro el camino” e “todos tenemos la esperanza en el corazon”.

E proprio seguendo questa linea, invece di leggere lo scrittore svedese che va per la maggiore - Stieg Larsson di “Uomini che odiano le donne” - ho finito la saga anche questa svedese del “romanzo delle Crociate” di Jan Guillou. Quattro libri popolari: “Il Templare”, “Il Saladino”, “La Badessa”, “L'erede del Templare”. Perché mi va di non perdere il polso delle cose populares, perché “todos tenemos la esperanza en el corazon”, ma anche perché tutti abbiamo bisogno di riposarci. E di non pensare o farlo in una dimensione diversa.

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